
La Fondazione Famiglia Sarzi
La Fondazione Famiglia Sarzi è composta da:
Consiglio di Amministrazione
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La nostra storia
1996 – la Fondazione Famiglia Sarzi viene costituita, quando ancora Otello Sarzi è in vita, per volontà di 5 soci fondatori: il Comune di Bagnolo in Piano in Provincia di Reggio Emilia, la Camera del Lavoro di Reggio Emilia; la CNA Confederazione Nazionale Artigiani di Reggio Emilia; Otello, Gigliola e Mauro Sarzi e alcuni soci individuali, il Dott. Carlo Baldi e Alfonso Zirpoli, amici di Otello Sarzi.
La prima sede della Fondazione è a Pieve Rossa di Bagnolo in Piano (RE), in uno stabile di proprietà del Comune socio fondatore; tutt’ora la sede legale della Fondazione rimane presso il Municipio di Bagnolo in Piano.
Gli scopi della Fondazione si possono riassumere nella valorizzazione dell’opera artistica di Otello Sarzi Madidini, del patrimonio artistico di questi e della famiglia Sarzi Madidini; nella divulgazione e difesa del patrimonio italiano della Commedia dell’Arte e dei burattini che ne sono gli eredi; nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e teatrale in genere, del suo passato e nel suo divenire storico.
2001 – scompare Otello Sarzi e la Fondazione orienta la sua attività maggiormente alla valorizzazione della sua opera. La sua scomparsa segna per la Fondazione un passaggio dalla proposta artistica diretta in prima persona dall’artista e da parte della famiglia, ad un lavoro di costruzione di attività culturali sulla sua eredità artistica e sul linguaggio del teatro
di figura. Nasce la necessità di organizzare un museo che illustri sia il valore dell’opera di Sarzi, sia la modernità del suo linguaggio, continuando la sua attività di formazione e di proposta culturale con mezzi nuovi e differenti.
2010 – la Fondazione lascia Pieve Rossa e si trasferisce nella città di Reggio Emilia, con l’obiettivo di aprire una nuova sede che possa anche accogliere un percorso museale.
2013 – viene inaugurata la nuova sede operativa e museo della Fondazione “La Casa dei Burattini”, in via del Guazzatoio a Reggio Emilia. Racconta, in un percorso espositivo rivolto ad adulti e ragazzi, la storia della famiglia Sarzi attraverso le loro creazioni – burattini, copioni, materiale di scena, ecc. – che comunicano il contenuto artistico del loro lavoro.
Dal 2013 fino al trasferimento della sede a Cavriago (RE), nel settembre 2017, la Fondazione organizza nei locali del centro storico spettacoli di burattini, iniziative culturali e laboratori per bambini, collaborando con scuole ed enti culturali di Reggio Emilia e provincia.
2015 – il patrimonio storico-artistico della Famiglia Sarzi è stato candidato da UNIMA (Unione Internazionale Marionette e burattini), insieme agli archivi di altre otto famiglie di burattinai in Italia, ad essere inserito nel registro dei Patrimoni da Salvare dell’UNESCO. Il percorso di riconoscimento è ancora in corso.
2017 – nel mese di agosto la Fondazione si trasferisce nella sede attuale in Via Buozzi a Cavriago, a poca distanza dal Comune di Reggio, in una sede più ampia che consenta di svolgere maggiori attività e di ampliarne gli ambiti, permettendo inoltre uno sviluppo del percorso museale più disteso e ricco. Prevede inoltre spazi per il restauro dei burattini, materiale di scena e recupero dell’archivio storico giacente nel magazzino di Reggio Emilia.
In questi anni la Fondazione ha fatto un salto di qualità aumentando la tipologia di proposte culturali e la nuova sede risponde maggiormente alle nuove e crescenti esigenze.
2017 – si sono stretti rapporti di collaborazione con enti culturali: Fondazione Rossi-Salvemini; Università degli Studi di Modena e Reggio; Istituto d’arte Gaetano Chierici
2017 – la Fondazione riceve l’incarico di allestire una sala per una mostra temporanea sul ghetto di Ferrara presso il Museo ebraico di Ferrara
2017/2018 – stagione di spettacoli a FICO Eataly World, Bologna
2018 – in primavera è stato nominato il nuovo Comitato Scientifico della Fondazione, comprendente anche nuove competenze culturali aderenti alle linee di crescenti proposte nei campi dell’uso del linguaggio del teatro di figura in ambito educativo e socio-sanitario. I componenti sono:
-Luigi Allegri: docente di storia del teatro di figura Università di Parma;
-Alfonso Cipolla: direttore dell’istituto per i Beni marionettistici e teatro popolare;
-Fulvio De Nigris: autore del libro “Otello Sarzi, burattinaio annunciato”;
-Mauro Sarzi: figlio di Otello Sarzi e burattinaio.
2019 – si apre la mostra dedicata ad Ernesto Rossi e al Manifesto di Ventotene, accompagnata da un documentario co-prodotto dalla Fondazione in collaborazione con la società Efhnos-Patmadoc sulla storia di Ventotene e della nascita del Manifesto.
Il 21 Giugno 2019 si è inaugurata l’apertura del nuovo allestimento museale con una cerimonia alla quale hanno presenziato autorità e cittadini, e con una serie di performance che hanno allietato l’evento.
Con l’inaugurazione del Museo si apre per la Fondazione una nuova stagione di attività.
Le visite al nuovo museo nel primo anno ammontano ad un migliaio e le proposte laboratoriali per scuole ed adulti trovano maggiori risposte.
Maggio/Giugno 2019 – si è siglato un accordo con la Scuola di Artiterapie di Lecco per arricchire l’attività della Fondazione con la branca di Drammaterapia, disciplina che interagisce con il teatro di figura. E’ iniziata una serie di attività sperimentali con risultati molto positivi, che hanno dato origine ad un nuovo indirizzo nell’attività della Fondazione.